L’importanza della certificazione delle proprie applicazioni è un requisito che spesso viene sottovalutato, ritenendo la procedura troppo difficoltosa o troppo onerosa (o entrambe le cose).
Per fortuna Joseph Cooney ha pensato ad una procedura che fosse allo stesso tempo semplice ed efficace: il programma di certificazione Works On My Machine (Sul Mio Computer Gira); chi se la cava bene con l’inglese potrà leggere il post originale seguendo questo link; per coloro che invece hanno meno dimestichezza con la lingua di Shakespeare (e Cooney), mi permetto di riassumere qui i quattro semplici passi da seguire per ottenere la certificazione:
- Compilare il codice sorgente dell’applicazione con il compilatiore adatto. Nota bene: ottenere l’ultima versione dei cambiamenti recentemente appostati da altri programmatori è puramente opzionale e non necessario per ottenere la certificazione
- Lanciare l’applicazione o il sito che è appena stato ricompilato.
- Eseguire almeno una volta il codice che si sta rilasciando. Nota bene: il metodo preferibile è un test manuale ad hoc del caso più semplice per la feature in questione.
- Rilasciare il codice sorgente nel version control system.
Sul sito viene anche messo gentilmente a disposizione un logo, che è quello che fa da immagine di copertina a quest’articolo.
Jeff Atwood sul suo Coding Orror, ha ripreso l’idea ed ha pensato (molto) bene di migliorarlo fornendone addirittura due versioni, dalla grafica decisamente migliore. I loghi sono rilasciati sotto licenza Creative Commons: fondamentalmente significa che si possono riutilizzare liberamente purchè se ne dia credito all’autore; se siete interessati potete leggere la versione completa della licenza in inglese a questo link ed in italiano a quest’altro (traduzione non eccezionale, però).
Non occorre specificare, vero, che a poco a poco sto applicando il logo a tutte le mie applicazioni?
Infine (non c’entra del tutto, ma lo segnalo qui perchè era stato incluso in uno dei commenti al post originale di Cooney) su The Loony Bin (Il Bidone Matto traducendo alla lettera) era apparsa la spiegazione di come si attribuisce lo status di una release, quei famosi Alpha, Beta et cetera che vediamo apparire nelle release prima del loro rilascio ufficiale: tanto divertente quanto tragicamente vicino alla realtà.
release | significato |
---|---|
alpha | Compila! |
beta | Gira sul pc di Joe! |
gamma | Funziona anche sul pc di Kate! |
delta | Funziona in rete! |
epsilon | Ha smesso di funzionare sul pc di Kate |
zeta | Gira su tutte le macchine, ma vengono riportati dei crash |
eta | Va in crash con HIMEM.SYS |
theta | Va in crash anche senza HIMEM.SYS |
iota | Va in crash con una stampante seriale |
kappa | Funziona! Ma intanto sono cambiate le specifiche |
lambda | Funziona, ma – misteriosamente – a velocità dimezzata rispetto al solito |
mu | Manda in crash la rete |
nu | Manda in crash il pc di Kate con HIMEM.SYS installato, quello di Joe senza HIMEM.SYS installato |
xi | Funziona, ma le stampe sono vere schifezze |
omicron | Come sopra, ma a volta – dopo la stampa – va in crash |
pi | Va in crash, a volte |
rho | Kate dice che funziona, ma poi si scopre che sta ancora eseguendo la versione lambda |
sigma | Niente da fare, ancora |
tau | Ah, finalmente abbiamo corretto la stampa! |
upsilon | Ci siamo quasi – bisogna solo aggiornare l’help |
phi | Non funziona più! Da nessuna parte! |
chi | Sììì! Finalmente funziona, praticamente su qualsiasi pc! |
psi | Gira su qualsiasi macchina al mondo, tranne che a quel $%&£$%£% che sta ancora usando un Amstrad con DOS 4.01 |
omega | Niente, non compila nemmeno più! |